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RICERCA AVANZATA

 

Il te dei matti
05 giugno 2016
Ricapitolando: libri, tazze, teiere, spartiti, cavalletto, colori, cilindro.. Sì, c'è tutto! Siamo pronti per l'appuntamento di domani al Castello di Monforte (Campobasso), protagonista "Il tè dei mat [...]

Illustratrice
Lev

"“Spero, vorrei tanto che questa catena di amore passi di mano in mano, di generazione in generazione senza fermarsi mai. Perché vivere è bellissimo e sape [...] [...]"
 

 

 
Intervista a Gud
La notte dei giocattoli

Lui si definisce un “simpatico ometto, autore di storie umoristiche, vignette, strips, racconti brevi e romanzi grafici”: ufficialmente è Daniele Bonomo, in arte GUD, artista a tutto tondo con un curriculum chilometrico che lo vede destreggiarsi tra insegnamento, fumetto, saggi, graphic novel, esperienze editoriali e chi più ne ha più ne metta… Noi lo abbiamo intervistato in veste di illustratore de La notte dei giocattoli, di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi, ecco quello che ci ha raccontato:

COME HAI LAVORATO PER RENDERE "VISIVO" UN RACCONTO NATO COME SPETTACOLO TEATRALE?
La storia si prestava a tornare bambino, per questo ho comprato dei pastelli a olio, simili a quelli che avevo alle elementari, e ho iniziato a disegnare. Da lì a trovarmi di fronte il libro finito è stato un attimo.

CHE PERCORSO HAI FATTO CON DACIA MARAINI PER TROVARE LA CORRISPONDENZA IDEALE TRA TESTO E ILLUSTRAZIONE?
Ho lavorato abbastanza fedelmente sul suo copione teatrale, discostandomi solo per esigenze di adattamento al racconto a fumetti. Per esempio in teatro sono i giocattoli a diventare grandi come Giulia, la protagonista, mentre nel fumetto è lei a diventare piccola. In tutte le fasi di produzione c'è stato un momento di confronto con Dacia Maraini, durante il quale, immancabilmente mi tremavano le ginocchia.

UNA RECENSIONE IN RETE DEFINISCE IL LIBRO UNA "FIABA MODERNA CHE NON PERDE MAI L'AGGANCIO CON LA REALTÀ", E LA STESSA SCRITTRICE NE HA PARLATO COME UNA "PARABOLA POLITICA": QUALE PENSI CHE SIA IL MESSAGGIO PRINCIPALE CHE ARRIVA AI PIÙ PICCOLI NELLA LETTURA DELLA STORIA? COME TI IMMAGINI IL MOMENTO DELLA LETTURA DEL LIBRO IN FAMIGLIA?
La trovo una storia classica, molto equilibrata e, come tutte le favole, ha più livelli di lettura. Per quanto mi riguarda penso che il messaggio del libro sia quello di credere sempre nella forza rivoluzionaria del gruppo contro l'arroganza autoritaria del singolo. Ho provato personalmente con mio figlio la lettura del libro a casa, e mi diverte molto l'idea che in tutte le famiglie dove il libro è arrivato ci siano genitori-attori che recitano le peripezie di Giulia e dei suoi giocattoli, rullo di tamburi e onomatopee incluse.

PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO AVETE VISSUTO ANCHE INCONTRI MOLTO INTENSI, COME QUELLO CON I BAMBINI RICOVERATI AL POLICLINICO GEMELLI: QUALI SONO LE POTENZIALITÀ DELLA "BOOK-THERAPY" E CHE POTERE TERAPEUTICO PENSI POSSA AVERE IL LIBRO NELLA VITA QUOTIDIANA DI UN BAMBINO?
Mi hai riportato alla mente una delle esperienze più emozionanti della mia vita. Il breve incontro con i bambini al Gemelli è stato fortissimo e, nel mio piccolo, spero di aver regalato un momento di allegria, fuori dal tempo drammatico che loro e i familiari stavano vivendo.
Uno dei motivi per cui amo il mio lavoro.

Gud è anche uno degli organizzatori dell’ARF! Festival di storie, segni & disegni: nei prossimi giorni ci faremo raccontare qualcosa di più su questa bella avventura di cui saremo protagonisti anche noi!